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Bonus e Detrazioni infissi 2023: Quali sono e come ottenere tutte le agevolazioni fiscali

Bonus e Detrazioni infissi 2023: Quali sono e come ottenere tutte le agevolazioni i fiscali

Bonus e Detrazioni infissi 2023: Quali sono e come ottenere tutte le agevolazioni fiscali

Se sei in procinto di cambiare o rinnovare gli infissi della tua abitazione, anche per il 2023 è possibile risparmiare notevolmente e ammortizzare la spesa grazie alle agevolazioni statali messe a disposizione dal Governo.

Tuttavia occorre fare chiarezza in merito, in quanto spesso in maniera erronea si parla di “Bonus Porte” o “Bonus Finestre”. In realtà non esiste un vero e proprio “Bonus Infissi” cioè un’agevolazione esclusivamente pensata per il rinnovamento o la sostituzione delle porte interne di casa.

Negli anni, le diverse formule di benefici fiscali e detrazioni edilizie hanno creato molta confusione sulla materia. Con questo articolo, intendiamo fare chiarezza e fornire le informazioni necessarie per capire quali detrazioni fiscali sono disponibili nel 2023 per il cambio o rinnovamento degli infissi della propria casa, come sono cambiate rispetto all’anno scorso e come è possibile accedervi.

 

Quali sono le agevolazioni fiscali per cambiare gli infissi di casa?

Se, stai leggendo questo articolo è perché molto probabilmente hai intenzione di sostituire completamente gli infissi della tua casa o semplicemente di rinnovarli e vuoi capire a quali tipologie di detrazioni puoi accedere per risparmiare e abbattere i costi.

In generale, quando si tratta di infissi, per tutto il 2023 potrai contenere la spesa in 3 modi:

Bonus Serramenti 50%
Semplicemente conosciuto come Bonus Ristrutturazione, permette di ottenere una detrazione appunto del 50% sulla spesa che il contribuente va a sostenere.

Superbonus 110%
Anche se non è più propriamente corretto parlare di bonus infissi 110%, in quanto fondi e modalità sono cambiate a partire dal 1 Gennaio 2023 possiamo considerarlo come SuperBonus 90% e vedremo in seguito il perché.

SismaBonus
Si tratta di un incentivo il cui accesso è maggiormente selettivo, ma vale la pena comunque di essere citato perché può variare dal 50% all’85% a seconda di determinate condizioni. Si inserisce nelle opere di miglioramento dell’efficienza abitativa, potendo provvedere a un adeguamento antisismico degli immobili ubicati in aree ad alto rischio di terremoto.

Attraverso le tre formule di incentivazione disponibili, diventa evidente che la sostituzione degli infissi può costituire un’operazione rilevante, sia in caso di ristrutturazioni complete, rinnovo degli interni, che di modifiche strutturali finalizzate all’efficientamento energetico.

 

Esiste un limite massimo di spesa per ottenere le agevolazioni?

Va precisato sin da subito che questi incentivi sono riservati esclusivamente a edifici ad uso residenziale e che il limite massimo di spesa ammesso è di 120.000 euro, superando il quale si perde il diritto al bonus.

Nel caso dell’Ecobonus ordinario, è possibile detrarre il 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di infissi e persiane, fino a un massimo di 60.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che se hai speso 100.000 euro, la detrazione massima sarà di 50.000 euro, che verranno restituiti in dieci anni sotto forma di detrazioni sulle tasse future, pari a 5.000 euro all’anno. È importante notare che se paghi meno di 5.000 euro di tasse all’anno, perderai la quota in eccesso.

Questa agevolazione fiscale è riservata ai contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica e che hanno il diritto reale sulle unità immobiliari dell’edificio, comprese le abitazioni private.

In seguito, approfondiremo i dettagli delle diverse agevolazioni a disposizione.

 

Ecobonus 50% cos’è e come ottenerlo

Il Bonus infissi 50% è una detrazione fiscale, un’agevolazione introdotta dal governo italiano per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e la riduzione dei consumi energetici.

L’agevolazione consiste in una detrazione d’imposta del 50% per le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di infissi ad alta efficienza energetica, come ad esempio finestre con doppi vetri o persiane a taglio termico. La detrazione è valida per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022.

 

Quali lavori rientrano in questo Ecobonus 50%

Per poter usufruire della detrazione fiscale, è necessario che gli infissi siano installati su edifici già esistenti, adibiti ad uso abitativo e che siano stati realizzati almeno 10 anni prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione.

Come accennato prima, non esiste un vero e proprio Bonus Infissi, quindi possiamo dire che qualsiasi lavoro che permetta di avere un miglioramento in termini di efficientamento energetico può rientrare all’interno di questa agevolazione fiscale del 2023, e in tal senso dunque:

  • infissi esterni. Inclusi porte, finestre, portoni e portoncini d’ingresso
  • zanzariere a struttura sia stabile che amovibile
  • persiane, avvolgibili e tende da sole
  • Sostituzione di vetri a finestre già esistenti

Tutti questi lavori e la loro posa in opera permette di accedere al bonus.

 

Qual è l’iter per ottenere la detrazione del 50% sugli infissi?

Innanzitutto, è importante che l’acquisto e l’installazione degli infissi siano documentati da una fattura o un documento equivalente, in cui siano specificati il costo e la dettagliata descrizione dei lavori eseguiti.

La detrazione fiscale per gli infissi può essere richiesta direttamente dal contribuente che ha sostenuto la spesa, mediante l’inserimento dei dati nella dichiarazione dei redditi.

Dopo aver effettuato il pagamento all’impresa specializzata ed accreditata attraverso un metodo tracciabile, sarà necessario poi inoltrare la pratica ad ENEA ovvero l’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente.

Tutta la pratica in termini di compilazione spetta a chi beneficia del bonus, tuttavia molte aziende si sono organizzate per agevolare questa cosa affiancando il beneficiario nella creazione dell’account e invio della pratica che comunque non è un’operazione complicata, vi vasterà seguire questi passaggi:

  • Digitare su internet questo indirizzo per collegarvi al sito ENEA dedicato al Bonus infissi 2023: https://detrazionifiscali.enea.it
  • Avviate la registrazione compilando i campi richiesti
  • Inserite i dati aggiuntivi, per identificare meglio la vostra persona e le specifiche dell’edificio/abitazione
  • Infine, inserite i valori richiesti, che l’azienda a cui vi siete rivolti vi ha fornito in fase di contratto.

Infine, è bene ricordare che l’agevolazione non è cumulabile con altre detrazioni fiscali o agevolazioni statali per le stesse spese.

 

Superbonus infissi 110% è ancora valido nel 2023?

Nel 2023, sono stati operati alcuni cambiamenti per il Super Bonus Infissi 110%. Già prima dell’ultima approvazione e delle modifiche operate in via definita dal governo a causa dell’esaurimento fondi e di altre motivazioni legate ai meccanismi di incentivazione, si prospettavano novità per questa agevolazione fiscale.

Partiamo dal presupposto che la detrazione conosciuta come Bonus serramenti 110%, sarà ancora valida per il 2023, ma l’aliquota è abbassata di 30 punti percentuale, quindi possiamo chiamarlo Super Bonus 90%. Questo valore sarà valido per tutto l’anno corrente e nei prossimi anni andrà via via diminuendo passando al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Per quanto riguarda i progetti di Superbonus in corso, le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022 restano al 110% e anche alcune tipologie di utenza otterranno ancora la vecchia aliquota.

Infatti come recita il decreto i soggetti beneficiari che ancora hanno accesso al superbonus 110% sono quelli di cui all’art. 119, comma 9 del Decreto Rilancio:

lettere a) e d-bis) – condomini, persone fisiche proprietarie o comproprietarie di edifici da 2 a 4 unità immobiliari autonomamente accatastate, Onlus, associazioni di promozione sociale e di volontariato;

lettera b) – persone fisiche proprietarie di singoli edifici unifamiliari ma con il vincolo che al 30 settembre 2022 hanno già completato il 30% del lavoro complessivo (per questi soggetti il superbonus 110% potrà essere utilizzato sulle spese sostenute fino al 31 marzo 2023);

lettere c) e d) – Iacp e cooperative a proprietà indivisa, che potranno utilizzare il superbonus 110% fino al 30 giugno 2023 o, se entro questa data è stato completato il 60% dell’intervento, fino al 31 dicembre 2023;

nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, il superbonus 110% potrà essere utilizzato per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025;

per i soggetti di cui alla lettera d-bis) in possesso dei requisiti di cui al comma 10-bis, il superbonus 110% potrà essere utilizzato fino al 31 dicembre 2025.

 

In cosa consiste il Bonus infissi 90% e cosa cambia rispetto al passato?

Per avere accesso a questa agevolazione anche per porte e infissi, sarà necessario adottare un piano di efficientamento termo-acustico per la casa, che preveda interventi volti a migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione. In questo contesto, le porte e gli infissi interni svolgono un ruolo di primaria importanza poiché contribuiscono ad aumentare la classe energetica, ridurre i consumi e migliorare l’efficienza termo-acustica dell’intera casa.

Alcuni esempi possono essere:

  • La sostituzione della caldaia con un apparecchio di classe energetica A, o con altri impianti per la gestione del clima interno all’abitazione.
  • Sostituzione, ammodernamento o realizzazione del cappotto termico
  • Installazione di impianti fotovoltaici domestici sia senza che con sistema di accumulo
  • Altri interventi aggiuntivi di efficientamento energetico.

In quest’ultimo punto rientrano serramenti e infissi, porte e finestre certificate che permettono un miglioramento in termini di efficientamento termo-acustico

 

Chi può richiedere il Bonus 90% e come ottenerlo?

Chiariamo subito che questi incentivi si rivolgono e sono resi disponibili solo per edifici residenziali; dunque, non sarà possibile accedere a tali agevolazioni per uffici, e attività commerciali inclusi i negozi.
Scompare quasi del tutto la possibilità di ottenerlo per le villette unifamiliari. Infatti, il bonus 90% del 2023 sarà garantito solo se l’immobile risulti come prima casa, dunque come abitazione principale dello stesso nucleo familiare e che il quoziente familiare sia inferiore a 15.000 euro. In altre parole, il bonus sarà garantito solo se l’immobile risulta come residenza principale.

Possono richiedere il nuovo bonus 90% 2023:

  • Condomini
  • persone fisiche proprietarie o comproprietarie di edifici da 2 a 4 unità immobiliari autonomamente accatastate
  • Onlus e altre associazioni di promozione sociale e di volontariato

Per usufruire del beneficio fiscale, il contribuente deve essere proprietario dell’edificio o dell’unità immobiliare funzionalmente indipendente oppure titolare di un diritto reale di godimento su di essi. Inoltre, l’edificio o l’unità immobiliare devono essere utilizzati come abitazione principale del contribuente che sostiene le relative spese.

Infine, per avere diritto al beneficio fiscale, il contribuente deve rispettare un requisito reddituale basato sul “reddito di riferimento” che non deve superare i 15.000 euro e che viene calcolato utilizzando il quoziente familiare secondo quanto stabilito dall’art. 119, comma 8-bis.1 del Decreto Rilancio.

 

Come si accede al nuovo Bonus 90% per gli infissi?

Il diritto all’ecobonus 90%, come previsto dall’ultimo decreto, è subordinato al miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione di almeno due classi o al passaggio dalla classe B alla classe A, grazie ai lavori effettuati.

Per poter beneficiare del nuovo superbonus 90%, sono richiesti determinati requisiti. Il Decreto ha introdotto una nuova modalità di calcolo del reddito, chiamata quoziente familiare, per determinare l’accesso alle agevolazioni per le unità unifamiliari come le villette. Questo metodo sostituisce l’ISEE e consente l’accesso al bonus 90% solo ai soggetti che hanno un reddito familiare non superiore a 15.000 euro.

Il Decreto rappresenta una novità normativa significativa, mirata a favorire l’accesso alle agevolazioni da parte delle famiglie a basso reddito, attraverso l’adozione di un sistema di calcolo del reddito innovativo e maggiormente equo.

 

Come si determina la soglia per accedere al bonus infissi

Per determinare la soglia di reddito minima dei singoli contribuenti che possono beneficiare del bonus nel 2023, è necessario sommare i redditi complessivi lordi di tutti i membri del nucleo familiare, compresi il coniuge, il partner di unione civile o convivente e gli altri familiari a carico dal punto di vista fiscale nel 2022.

Il superbonus 90% non è previsto per le nuove costruzioni, ma solo per gli edifici esistenti. Per poter beneficiare del bonus, l’immobile deve già essere dotato di un impianto di climatizzazione funzionante o riattivabile.

Per accedere al superbonus 90% è obbligatorio effettuare il pagamento mediante bonifico parlante, che può essere bancario o postale e deve contenere le seguenti informazioni:
la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA del soggetto destinatario del bonifico.
Inoltre, il bonifico deve essere datato successivamente alla data di emissione della fattura.

 

Bonus Infissi 2023: Dubbi e Domande frequenti

Vediamo alcune delle domandi più frequenti circa le agevolazioni fiscali per gli infissi ed eventuali dubbi su tutti i bonus infissi 2023.

Il Bonus ristrutturazione 50% vale anche per chi è in affitto?

Tecnicamente si, nel senso che basta che chi lo richiede sia titolare di un diritto reale di godimento. Nello specifico possiamo dire che possono usufruire del bonus serramenti:

  • Ovviamente i proprietari o nudi proprietari
  • gli aventi diritto di godimento come si accennava sopra
  • comodatari
  • conviventi
  • locatari

Se non faccio opere di ristrutturazione possono accedere alle detrazioni?

Si è possibile accedere alle agevolazioni fiscali per gli infissi 2023, anche se non si opera una ristrutturazione. Ad esempio, anche la sostituzione dei vetri degli infissi rientra delle agevolazioni, fintanto che dimostra un miglioramento dell’efficientamento termico.

Qual è il limite di spesa per usufruire delle agevolazioni fiscali per gli infissi di casa?

Esiste un tetto massimo per unità familiare pari a 96.000€, tuttavia ci sono massimali diversi a seconda delle operazioni che vanno fatte.

Ad esempio per interventi di isolamento termico la detrazione spetta per una spesa massima fino a 50.000 euro e a determinate condizioni.
Mentre per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti si ci spinge fino ad un massimo di 30.000€

Il Super Bonus 90% vale anche per le seconde case?

La risposta è SI, vale anche per le seconde case, sempre stando ai requisiti di cui abbiamo parlato. Questo perché il bonus 90% può essere utilizzato dalle persone fisiche su massimo due unità immobiliari.

Cosa succede se mentre faccio i lavori cedo o vendo l’immobile?

Le quote rimanenti non ancora incassate di superbonus passano all’acquirente, salvo diverso accordo tra le parti.

In caso di successione, invece, le quote residue di superbonus passano all’erede che materialmente dispone dell’immobile.

In Conclusione

Le agevolazioni fiscali per gli infissi previste per il 2023, permetteranno ancora di farci risparmiare. In generale, la sostituzione degli infissi può rappresentare un investimento importante per migliorare l’efficienza energetica della propria casa e ridurre i costi di riscaldamento e raffrescamento, oltre a garantire maggiore comfort acustico e estetico.

La detrazione fiscale del 50% e anche il nuovo Super Bonus 90% rendono questo investimento ancora più conveniente, rappresentando un’occasione da non perdere per chi desidera migliorare la propria abitazione e ottenere importanti benefici fiscali.



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