26 Mag BONUS 75% BARRIERE ARCHITETTONICHE CON SCONTO IN FATTURA
Porte e finestre Nusco per rendere più accessibile gli edifici
La legge n. 197/2022 (legge di bilancio 2023) ha prorogato fino al 31 dicembre 2025 il bonus del 75% per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti, tra i quali rientrano anche:
- la sostituzione degli infissi esterni.
- la sostituzione di porte interne.
Per il bonus 75%, è possibile ancora beneficiare della cessione del credito con sconto in fattura.
In alternativa, la detrazione delle spese documentate sostenute nel periodo tra il 1 gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 può essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:
- 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
- 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
- 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Il bonus ha lo scopo di abbattere gli ostacoli alla mobilità negli edifici esistenti.
Ottieni il bonus 75% su porte e finestre Nusco e paga solo il 25%
Rispettando le specifiche tecniche previste dalla normativa, per favorire la movimentazione delle persone, è possibile acquistare porte e infissi Nusco e usufruire del bonus 75% con sconto in fattura o detrazione in 5 anni.
I nostri consulenti ti aspettano presto gli showroom Nusco (scopri il più vicino) per una consulenza personalizzata.
Qualora sussistano tutti i requisiti necessari, potrai ottenere porte e infissi Nusco pagando solo il 25% del loro valore. I nostri consulenti ti supporteranno per la predisposizione di tutta la documentazione necessaria
Il bonus 75% è applicabile in tutti gli immobili o condomini
La detrazione spetta anche se l’intervento è effettuato in immobili o condomini dove non sono presenti persone con disabilità o ultra-sessantacinquenni.
Gli interventi possibili
Il decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, che regola gli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, consente diversi ambiti d’applicazione per interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche:
- l’adeguamento di parti comuni (una scala, una rampa, un ascensore)
- l’adeguamento del bagno con demolizione e ricostruzione delle pareti (le dimensioni minime di un bagno per portatori di handicap sono pari a 180*180cm);
- l’adeguamento della cucina (che deve consentire la rotazione a 360° della sedia a ruote e deve avere mobilio adatto);
- l’allargamento di almeno una camera da letto che, anch’essa, deve consentire la movimentazione della carrozzina;
- parti esterne dell’edificio, come ad esempio il rifacimento dei marciapiedi e persino dei parapetti dei balconi, la cui parte opaca non deve superare i 60cm di altezza.