
30 Giu MILANO FINANZA: LE PORTE NUSCO BUSSANO AI FONDI E SOGNANO LO STAR
Le porte Nusco bussano ai fondi e sognano lo Star
di Sara Bichicchi
L’Egm manca liquidità. Gli esperti del settore ne sono consapevoli e indicano spesso la stitichezza degli scambi come uno dei principali punti deboli del mercato non regolamentato delle pmi italiane, che pure ha superato quello principale per numero di titoli (304 contro 202 secondo i dati Consob). Una volta quotate, le società dell’Egm si trovano a navigare in un fiume senza acqua e i numeri lo dimostrano: secondo un’analisi di KT&Partners, tra gennaio e aprile i volumi sull’Euronext Growth Milan non sono arrivati nemmeno a 600 milioni di euro (−27%) e il 20% degli scambi è stato concentrato su cinque titoli.
Il fondo di fondi in partenza a breve dovrebbe migliorare la situazione, ma intanto le pmi sono costrette ad arrangiarsi se vogliono uscire dall’impasse. Nusco, ad esempio, specializzata in porte e infissi, ha avviato un roadshow serrato per trovare soci all’estero. In due mesi il gruppo ha raggiunto fondi olandesi, svizzeri e greci e intende continuare con gli appuntamenti porta a porta con i potenziali investitori. «In un contesto di mercato ancora poco liquido, abbiamo scelto di muoverci in prima persona per attrarre nuovi investitori internazionali. Abbiamo già svolto numerosi incontri, e molti altri sono in agenda, con l’obiettivo di coinvolgere nuovi soci nel nostro progetto», racconta Marco Nardi, CFO di Nusco.
«Al momento, abbiamo registrato l’interesse di investitori professionali e retail, svizzeri, olandesi e greci». In più, vedere faccia a faccia i soci è anche un modo per ridurre la distanza. «Sull’Egm il rapporto con gli investitori è complesso – riflette il CFO –. Se non si organizzano roadshow e non si incontrano direttamente gli azionisti, la visibilità resta bassa e i contatti limitati. È un ulteriore ostacolo per il management».
L’impatto di queste mosse sul titolo di Nusco è stato immediato. «I volumi giornalieri sono passati dai 14 mila euro di aprile a una media attuale di 114 mila euro, con picchi giornalieri che hanno superato anche il milione», rivela Nardi. «Il titolo ha inoltre guadagnato oltre 25 centesimi in termini di prezzo nell’ultimo mese». Questo miglioramento si traduce in un rialzo di circa il 7% in 30 giorni (dato al 27 giugno) e guardando all’ultimo semestre la crescita sale a oltre il 7%, anche se su base annuale le azioni mostrano una lieve flessione (−0,5% circa).